VITAMINA D, la vitamina del SOLE.

Vitamina del SOLELa VITAMINA D è un micronutriente essenziale per la nostra SALUTE, appartiene al gruppo delle vitamine liposolubili, al pari delle vitamine A-E-K e recentemente diversi studi ne hanno convalidato l’importante ruolo nella prevenzione di svariate patologie.

Sono due le fonti principali che permettono al nostro organismo di approvvigionarsi di questa vitamina; la luce del sole che a contatto con la nostra pelle e grazie a una molecola di colesterolo consente all’organismo di auto-prodursene ottimi quantitativi. Si stima che in circa mezz’ora di esposizione vengano sintetizzati circa 10000/20000UI di vitamina D3 (colecalciferolo). L’altra fonte, decisamente più modesta, è quella alimentare, prevalentemente da prodotti di derivazione animale, quali il tuorlo d’uovo, il burro, vari tipi di pesce. I vegetali invece ne contengono quantitativi limitati.

I segni più visibili di una sua carenza sono il rachitismo nei bambini e l’osteomalacia negli adulti in quanto la vitamina D ricopre un ruolo fondamentale per la nostra struttura ossea. Ma la svolta decisiva nella sua conoscenza è stata fatta quando si è scoperto che tutte le nostre cellule sono dotate di un suo specifico recettore, il VDR –vitamin D receptor-. Altri studi hanno poi rivelato che la vitamina D di fatto svolge un’attività ormonale condizionando in tal senso la fisiologia di tutto il nostro organismo.Linee guida vitamina D

La conseguenza di queste scoperte è stata, in questi ultimi anni, un proliferare di studi sulla relazione tra una sua possibile carenza e l’insorgenza di patologie a livello extra-scheletrico.
Il meccanismo di trasformazione di tale molecola da semplice vitamina a ormone è molto complesso e avviene a livello epatico e renale; solo al termine di tali processi avremo l’ormone, il  [1,25-(OH) D3. o calcitriolo] capace di influenzare in modo decisivo il nostro stato di SALUTE.

Come detto la vitamina/ormone D esercita importanti attività extra-scheletriche influenzando diversi organi ed è probabilmente anche coinvolta nell’insorgenza di diverse patologie; per questo aspetto vi invito a leggere alcuni importanti studi riportati in questa sezione.

Di fatto il suggerimento, almeno durante il periodo invernale, è quello di supplementarla** in quanto l’introito ordinario (SOLE e alimentazione) ben difficilmente raggiunge livelli in grado di soddisfare tutte le esigenze dell’organismo.

Per chi vuole ripercorrere l’affascinante viaggio nella conoscenza della VITAMINA D propongo questo interessante documento.

RICORDO INFINE, COSA MOLTO IMPORTANTE, CHE È POSSIBILE DOSARE IL LIVELLO DI VITAMINA D (25 OH) PRESENTE Vitamina D 2NEL NOSTRO ORGANISMO CON UN SEMPLICE PRELIEVO DEL SANGUE. Grazie al valore riscontrato nelle analisi avremo così il modo di impostare una supplementazione personalizzata a secondo del grado di carenza individuata. 

**integrazione, indicazioni di carattere generale: in caso di carenza da 5.000 fino a 10.000UI giornaliere; dosi di mantenimento, da 1.000 fino a 3.000UI giornaliere. In ogni caso per indicazioni personalizzate rivolgersi al proprio medico di fiducia.

 

 

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