LA METAFORA DELL’ESCURSIONISTA e LA SALITA (in SALUTE) VERSO LA CIMA DELLA MONTAGNA.
Scritto da Enzo Verga il 27/07/2014 …. terza ed ultima parte …
Continuiamo la nostra singolare escursione e controlliamo nuovamente la nostra insostituibile cartina escursionistica (le basi fondamentali della naturopatia ). Potremo scoprire per esempio l’esistenza di diverse “vie” per raggiungere la nostra mèta … ma fra esse una più facile di altre, quella che abbiamo chiamato la “via normale”e che saggiamente abbiamo scelto.
Come già detto pur percorrendo la “via normale” possiamo trovarci ugualmente in difficoltà, perdere l’orientamento ma soprattutto qualche “incidente” sul percorso può sempre capitarci (una scivolata, una caduta …). Se per tali motivi sfortunatamente non fossimo più nelle condizioni di proseguire avremo con noi probabilmente un telefonino (o magari qualche buon compagno di avventura) e possiamo chiamare il “SOCCORSO ALPINO” che celermente correrà in nostro aiuto, ci potrà trovare in fretta (si spera) e portarci in salvo da situazioni pericolose e di emergenza che altrimenti potrebbero rivelarsi anche fatali. L’elisoccorso o le guide del soccorso alpino però, sia ben chiaro, non ci porteranno in cima alla montagna, bensì ci riporteranno a valle, alla base della montagna, sperando di essere ancora in buone condizioni per riprendere in seguito la salita.
Ma non è stato il nostro caso. Grazie a tutte le precauzioni di cui abbiamo parlato, alla nostra preparazione, contando anche su di un vento a noi favorevole, siamo giunti al termine della nostra escursione. Abbiamo certo fatto molta fatica, lo sapevamo del resto che la salita era dura (come dice una nota canzone) ma siamo finalmente arrivati in cima alla nostra montagna o ci siamo ben sistemati e riposati nell’ambiente accogliente di un grazioso rifugio alpino.
Siamo quindi giunti al termine della nostra particolarissima metafora escursionistica applicata alla SALUTE e, augurando a tutti voi di conquistare la vostra personale montagna e di vivere in SALUTE, mi par giusto a questo punto presentare i “protagonisti” della nostra escursione, nel dettaglio:
-La “VIA NORMALE” di salita: la NATURALE FISIOLOGIA dell’organismo che si “percorre” conoscendo LE BASI FONDAMENTALI DELLA NATUROPATIA.
-Il SENTIERO: è il percorso che dobbiamo fare per raggiungere la SALUTE (la vetta).
-Il RIFUGIO o la VETTA/CIMA della MONTAGNA: La SALUTE.
–L’ENERGIA VITALE, I PRINCIPI DELLA NATUROPATIA: Tutti i fattori determinanti (il buon allenamento, l’adeguato equipaggiamento) che ci permettono di camminare con passo deciso e sicuro e di cui dobbiamo aver “cura” per raggiungere la mèta.
-Il PUNTO di PARTENZA: Il momento in cui acquistiamo la consapevolezza. Il momento in cui decidiamo di salire sulla montagna, il momento in cui decidiamo di occuparci e di gestire in prima persona la nostra salute senza troppe deleghe.
-GUIDA ESPERTA: chi in qualche modo ci può aiutare lungo il cammino. Figure professionali, “escursionisti” di passaggio ma non solo, in ogni caso dobbiamo sapere che il maggiore e decisivo impulso dobbiamo trovarlo dentro noi stessi.
-IL SOCCORSO ALPINO = LA MEDICINA CONVENZIONALE, indispensabile quando ci troviamo in condizioni di emergenza o quando, avendo magari sprecato malamente le nostre energie in direzioni sbagliate, non ce la facciamo più. A volte però quando chiediamo aiuto al soccorso alpino potrebbe rivelarsi poi impossibile ritrovare la via e raggiungere con le nostre forze la cima. Saremo al sicuro dal precipizio o dal burrone ma forse ci dovremo accontentare di vedere e ammirare la montagna dal basso, … la malattia cronica.
-LA SCORCIATOIA: Il farmaco allopatico tipicamente sintomatico. A volte può essere anche utile e necessario ma una sua assunzione soprattutto se continuativa non è scevra da rischi. Le scorciatoie spesso possono essere infatti impervie e pericolose, ci possono certo far ritrovare la “via normale” ma non sono certo garanzia di futuri nuovi errori sul percorso. (ahi ahi, le recidive …)
Le insidie e i tranelli lungo il percorso:
Può capitare lungo il sentiero di incontrare delle biforcazioni sul percorso di cui una traccia ci appare decisamente più evidente e battuta dell’altra, potremo quindi essere indotti a seguirla. Purtroppo non sempre questa potrà rivelarsi la scelta giusta!!!
Come abbiamo già detto la SALUTE, ma soprattutto la malattia, muove anche diversi interessi economici. Anche per questo motivo, ma non solo, può capitare che i condizionamenti ambientali ci possano trarre in inganno. Quando arriviamo ad un bivio, quando dobbiamo effettuare scelte importanti per la nostra salute, fermiamoci a riflettere, informiamoci bene, cerchiamo di acquisire tutte le informazioni necessarie per effettuare la scelta migliore. Non limitiamoci solamente a guardare dove va la maggioranza. NON SEMPRE È IL SENTIERO PIÙ BATTUTO CHE PORTA ALLA VETTA.
Infine qualche DOMANDA importante che può sorgere spontanea.
D -Ma se applicherò tutti i principi della SALUTE non mi ammalerò mai?
R -Ovviamente NO, avrò solo meno probabilità di ammalarmi e più probabilità di restare in SALUTE, proprio come è più facile ed agevole arrivare alla vetta percorrendo la VIA NORMALE piuttosto che altre vie più complicate e difficili.
D -Ma perché se mi son messo d’impegno e applico con precisione i principi per vivere in SALUTE continuo a stare poco bene?
R -Per recuperare la naturale fisiologia potrebbe essere necessario parecchio tempo. Se per esempio sono un “ammalato cronico” e quindi, in metafora, percorro da tempo un sentiero sbagliato che magari va nella direzione opposta rispetto alla “VIA NORMALE”, sarà di fatto impossibile ritrovare la giusta via, quindi la SALUTE, in breve tempo. Il tutto dipenderà dalla capacità di auto guarigione e dall’ENERGIA VITALE rimasta.
fine terza parte …. torna alla seconda parte …. torna alla prima parte …
A conclusione della nostra escursione vi propongo di ascoltare questa bellissima intervista ad un grande della montagna, il mitico WALTER BONATTI.
https://www.youtube.com/watch?v=MTh4AfzY1EY