Tre cime di Lavaredo – Cadini Misurina -Sorapiss – Cristallo

TRE CIME DI LAVAREDO, CADINI MISURINA/SORAPISS/CRISTALLO  presentazione

Le TRE CIME DI LAVAREDO sono considerate un vero “monumento” di roccia. Appartengono alla poderosa barriera delle Dolomiti di Sesto che separa la Val di Landro, la conca di Misurina, la Val d’Ansiei e la Val Padola dalla Val Pusteria e dalla Valle di Sesto.
La strada che collega Cortina con Misurina attraverso il passo Tre Croci rende comodamente accessibili dalla conca di Ampezzo i massicci più meridionali come il monte Piana, le Tre Cime di Lavaredo e i Cadini di Misurina.
Meno imponente se lo si paragona alle magnifiche montagne che lo circondano, il Monte Piana ha una notevole importanza storica a causa dei furiosi scontri che vi hanno opposto dal 1915 al 1917 le truppe italiane e quelle austro-ungariche.
Le Tre Cime di Lavaredo sono invece famose per gli strapiombi che dominano la Val Rienza e offrono un colpo d’occhio straordinario all’escursionista che sosta per ammirare il tramonto dal rifugio Locatelli. In realtà le Tre Cime sono più numerose, dato che intorno alle tre sommità principali, la Grande (mt.2999), la Ovest (mt.2973) e la Piccola (mt.2857) si alzano una dozzina di vette minori. I grandi strapiombi invece sono due, e sono entrambi rivolti a settentrione. Quello della Cima Grande è una liscia lavagna leggermente inclinata, alta circa trecento metri e solcata da lunghe strisce scure. Leggermente più basso, lo strapiombo della Cima Ovest è il più impressionante.
Celebri quanto frequentate, sul versante meridionale una strada a pedaggio sale da Misurina fino al rifugio Auronzo, ma le Tre Cime non esauriscono certo le attrattive delle Dolomiti di Sesto, una delle zone più selvagge e belle dei monti Pallidi.

L’elenco delle vette più vicine a Cortina include l’altopiano del monte Piana, la cresta del Paterno e le guglie dei Cadini di Misurina. Dalla forcella di Longere (mt.2294), una cresta a saliscendi si dirige a sud verso i CADINI DI MISURINA, le cui numerosissime guglie fanno di questa zona una tra le più suggestive delle Dolomiti. Divisi in brevi catene separate da valloni ghiaiosi, i cadin che hanno dato il nome al massiccio culminano nella cima Cadin di San Lucano (mt.2839), che si alza nel settore orientale del massiccio e domina le ghiaie del Cadin Piccolo e del Cadin Deserto.

Scendendo più a sud altri imponenti massicci si ergono ad oriente di Cortina, si tratta del SORAPISS, dell’Antelao e delle Marmarole. Con l’eccezione delle funivie del Faloria, mancano su queste cime impianti di risalita e strade che hanno in parte modificato non sempre in meglio molti luoghi delle Dolomiti. Il Sorapiss (mt.3025) è coronato da una dentellata cresta su cui si alzano anche la Croda Morcora e la Fopa di Mattia. A settentrione si collega al massiccio la catena della Cesta che chiude l’anfiteatro dove sorge il rifugio Vandelli vicinissimo al bellissimo lago di Sorapiss.

Spostandoci verso nord-ovest troviamo il massiccio del monte CRISTALLO, (mt.3221) una delle vette più severe e solitarie delle Dolomiti. Oggi, oltre che alle piste da sci, la notorietà del Cristallo è legata alle aeree vie ferrate che percorrono tutta la parte sommitale della cresta. A est della vetta più elevata vi è il passo del Cristallo e il piccolo ma tormentato ghiacciaio del Cristallo che si affaccia ad oriente sulla selvaggia val Popena e sulle Tre Cime di Lavaredo.

Sulla cresta sommitale del massiccio del Cristallo sorge il caratteristico rifugio Lorenzi che si raggiunge in pochi minuti dalla forcella Staunies ove arriva una cabinovia; l’accesso a piedi per il canalone della forcella Staunies è ripido e molto faticoso.
Bibliografia: A piedi sulle Dolomiti di Cortina – Stefano Ardito – Guide Ite

 

Trekking

1a tappa
Lago di MISURINA(mt.1756)- Rif. Angelo BOSI (mt.2205)
Difficoltà * T — ore 1.30 — dislivello +449
Dal lago di Misurina seguendo la carrozzabile chiusa al traffico privato, con possibilità di “tagliare” qualche tornante su ripido sentiero, si raggiunge il rifugio A.Bosi, all’interno del quale si può visitare un museo dedicato alla Grande Guerra.

2a tappa
Rif. Angelo BOSI (mt.2205) – Rif. LOCATELLI (mt.2405)
Difficoltà **** EE ore 5.00/6.00dislivello +1050 -850
Tappa abbastanza lunga, faticosa ma suggestiva. Dal rif. Bosi inizialmente si segue il sentiero Storico che ripercorre i luoghi contesi nella Grande Guerra tra le truppe italiane e austro-ungariche (presenza di numerose trincee e postazioni) Superata la cima del monte Piana (mt.2324) e la forcella dei Castrati, (breve e facile tratto con catene all’inizio della discesa), si scende nella val di Rimbianco, si prosegue verso nord fino ad incontrare il sentiero che sale da Landro(mt.1537). Si svolta a destra e si continua a salire percorrendo le Valli di Rienza e di Rimbon e si giunge al rif. Locatelli, posto in magnifica posizione al cospetto delle pareti nord delle Tre Cime di Lavaredo. La lunga salita al rifugio, moderata nella prima parte, si fa più ripida nel tratto finale.

3a tappa
Rif. LOCATELLI (mt.2405) – Rif. AURONZO (mt.2320)
Difficoltà **** E ore 4.30 dislivello +600 -685
Tappa che si snoda quasi integralmente attorno alle Tre Cime e sfiora anche la Croda dei Toni (o cima Dodici). Dal Rif. Locatelli si percorre il buon sentiero a mezza costa che aggira il monte Paterno e superando la forcella Pian di Cengia si arriva in breve all’omonimo rifugio/mt.2522), piccola costruzione caratteristica in legno. Si prosegue e abbassandosi di quota si raggiunge il rif. Zsigmondy-Comici (mt.2224). Da qui una ripida salita ci permette di risalire un canalone e di superare la forcella della Croda dei Toni (mt.2524), proprio sotto la parete Nord della Croda dei Toni; proseguendo in un lungo tratto ondulato si raggiungono i rif. Lavaredo ed Auronzo.

4a tappa
Rif. AURONZO (mt.2320) – Rif. CITTA’ DI CARPI (mt.2110)
Difficoltà ***** EE ore 5.30 dislivello +980 -1190
Tappa lunga con notevoli dislivelli che ci permette di passare dal gruppo delle Tre Cime di Lavaredo al Gruppo dei Cadini di Misurina. Si divide in due parti ben distinte; la prima in discesa percorre il vallone di Lavaredo e l’alta valle Marzon. Arrivati all’altezza della Casera della Crosera (mt.1207) inizia la seconda parte del percorso che percorre in costante salita su strada sterrata tutta la Val d’Onge fino a raggiungere il rif. Città di Carpi, posto nei pressi della forcella Maraia.
NB: Dal rifugio città di Carpi è possibile con una breve escursione salire alla cima del monte Campoduro (breve e facile tratto attrezzato) da cui si può godere di un vasto ed affascinante panorama.

5a tappa
Rif. CITTA’ DI CARPI (mt.2110) – Rif. VANDELLI al SORAPISS (mt.1927)
Difficoltà **** E ore 4.00 dislivello +600 -783
Tappa di attraversamento dai Cadini di Misurina al Gruppo del Sorapiss. L’intero itinerario percorre l’alta via n. 4 delle Dolomiti. La prima parte in costante discesa fino a quota 1300 circa in località Federa Vecia dove si attraversa la carrozzabile che percorre la Val d’Ansiei. Arrivati all’altezza dell’albergo Cristallo si prosegue in piano per circa 1 km e poi si inizia la ripida salita che ci porta al rifugio Vandelli, posto nello spettacolare anfiteatro che ospita anche il bellissimo lago del Sorapiss.

6a tappa
Rif. VANDELLI al SORAPISS (mt.1927) – Rif. SON FORCA (mt.2235)
Difficoltà ***** E ore 5.00 dislivello +700 -392
Dal Sorapiss ci si porta nel Gruppo del Cristallo. Dal rif. Vandelli in leggera discesa si cammina in direzione del passo Tre Croci, superando alcuni facili ma esposti tratti con catene. Giunti al passo (mt.1809), si prosegue in falsopiano fino a toccare la cap.Rio Gere; si prosegue in direzione del rif. Mietres (mt. 1710)e poco oltre si inizia la salita, impegnativa e ripida nell’ultimo tratto, che ci permette di superare la forcella di Zumeles (mt.2075) da dove si può ammirare dall’alto la famosa conca di Cortina. Si prosegue in salita e si giunge in breve al rif. Son Forca, posto proprio sotto la forcella Staunies ai piedi del Cristallo.

7a tappa
Rif. SON FORCA (mt.2235) – Lago di MISURINA (mt. 1756)
Difficoltà *** E ore 3.00 dislivello +450 -929
Dal rifugio Son Forca si scende costeggiando su sentiero le piste da sci fino a raggiungere la corrozzabile all’altezza del passo Tre Croci, la si percorre per circa 1 km, poi si prende il sentiero a sinistra che sale fino a raggiungere la forcella de Popena (mt. 2214) ove sorgono i ruderi dell’ex rifugio Popena, straordinario punto panoramico verso le Tre Cime, il Cristallo, I Cadini, Il Sorapiss e l’Antelao. Si segue il sentiero che in decisa discesa ci riporta sulle sponde del lago di Misurina.

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