ESCURSIONISMO — Braies-Sennes-Fanes-Lagazuoi-Tofane

BRAIES/SENNES/FANES/LAGAZUOI/TOFANE  Presentazione

Lago di Braies

L’affascinante e suggestivo lago di Braies (mt. 1494) è il punto di partenza di questo trekking nonché dell’alta via n. 1 delle Dolomiti.

La prima parte percorre il vasto parco naturale di FANES-SENNES-BRAIES, delimitato a nord dalla val Pusteria, a sud dal massiccio delle TOFANE, ad est dalla valle di Landro ed a ovest dalla val Badia. In un primo momento l’escursionista ha l’impressione di trovarsi di fronte a pareti rocciose difficilmente superabili; tali cime nascondono in realtà una serie di vasti altipiani interni, il più esteso dei quali è quello di Fanes con le sue due alpi di Fanes grande e Fanes piccola morfologicamente molte diverse e separate dal passo del Limo.

Una serie di leggende ladine narra di un magico regno che si estendeva tra val Badia e val Pusteria, abitato dal popolo pacifico dei Fanes. Un mondo fatto di fate, nani e gnomi in cui i Fanes avevano stretto alleanza con il popolo delle marmotte e vivevano come queste, rifugiandosi sotto terra in caso di pericolo o durante l’inverno. Insomma il territorio oggi, protetto dal parco naturale Fanes-Sennes-Braies, è ricco di magia ed allo stesso tempo ricorda una vera e propria alleanza fra uomini e animali, in particolare le marmotte, come ci ricorda bene il cosiddetto “parlamento delle marmotte” nei pressi dell’alpe di Fanes, una sorta di anfiteatro di pietra. Il territorio del parco rappresenta oggi una vasta area di Dolomiti priva di funivie e insediamenti turistici, lasciata così come doveva essere centinaia di anni fa. Ma il paesaggio di questa regione è piuttosto diverso dalle montagne circostanti: qui i torrioni, le guglie, e i pilastri di roccia sono quasi inesistenti; qui grandi pareti rocciose delineano creste e sommità lineari, ma non meno affascinanti. Più in basso è il regno di campi solcati, vastissimi pascoli cosparsi di piccole rocce di origine carsica. Anche la ricchezza faunistica non è da meno: oltre le marmotte sono comunissimi cervi e caprioli nei boschi e stambecchi e camosci più in alto, per non parlare di pernici bianche e altri numerosi uccelli.

Dopo aver percorso il parco nazionale FANES-SENNES-BRAIES da nord a sud, sempre seguendo l’alta via n. 1 delle Dolomiti, si raggiunge la zona del LAGAZUOI, una montagna che fu molto contesa durante la prima guerra mondiale. Presso la CENGIA MARTINI si fronteggiavano gli avamposti italiani ed austriaci. Numerose vestigia della guerra, come per esempio le incredibili ed interessanti gallerie (la famosa Galleria del Lagazuoi) ricordano gli eventi di quegli anni.

Rifugio Lagazuoi

Dal rifugio Lagazuoi, celebre anche per il suo vastissimo panorama, ci si sposta verso Est e si entra nel cuore delle Tofane, le montagne che dominano la conca di Cortina d’Ampezzo. Ben note ai villeggianti ed agli sciatori a causa della funivia che sale fin quasi in vetta alla Tofana di Mezzo, sono celebri tra gli alpinisti grazie alla impressionante parete sud della Tofana di Rozes, (mt. 3225) che incombe con i suoi 900 metri di dislivello sulla strada del passo Falzarego. Come il Lagazuoi, anche le Tofane recano i segni evidenti della guerra quali camminamenti, postazioni, rifugi costruiti dagli alpini. All’estremità settentrionale del massiccio la lunghissima Val Travenanzes ci riporterà nella valle di Fanes. Si tratta di una splendida vallata che separa il massiccio delle Tofane da quello di Fanes. Proprio a causa della sua lunghezza permette all’escursionista che sceglie di traversarla integralmente di incontrare la solitudine ed il silenzio anche in piena estate.

Proseguendo sempre verso nord, siamo ormai sulla via del ritorno, con possibilità, di salire sulla Croda del Becco (mt. 2810), impressionante vetta che domina dall’alto il lago di Braies.

Trekking

1a tappa
Lago di BRAIES (mt.1494)- Rif. BIELLA (CRODA DEL BECCO) (mt.2327)
Difficoltà * E — ore 3.00 — dislivello +900 -67
Prima tappa un pò faticosa e tutta in salita che ci permette dal lago di Braies (punto di partenza dell’alta via n. 1 delle Dolomiti) di raggiungere l’alpe di Fosses ove sorge il rif. Biella che mette in comunicazione gli altopiani de Sennes e Fanes con il lago di Braies e la val Pusteria. Ripida nella prima parte, la salita diventa più dolce nella seconda fino a raggiungere la forcella di Sora Forno (mt.2388). Da qui una breve discesa ci porta al rifugio. Il rifugio Biella è punto di appoggio per la salita alla Croda del Becco (mt.2810).

2a tappa
Rif. BIELLA (mt. 2327) – Rif. LAVARELLA (mt. 2042)

Rifugio Lavarella

Difficoltà **** E ore 4.30 dislivello +510 -795
Tappa di attraversamento degli altopiani di Sennes e Fanes. Si percorre sempre l’alta via numero 1 delle Dolomiti e si toccano i Rifugi Sennes e, con una variante sul percorso il rifugio Fodara Vedla. Da qui una ripida discesa fino a quota 1500 mt circa ci permette di arrivare al rif. Pederù. Un po’ monotona la salita finale che porta al Rifugio Lavarella, ove su di un verde pianoro si può ammirare un bel laghetto alpino. In condizioni di tempo stabile prima di partire dal rif. Biella si può affrontare in circa 2 ore e 30 la salita alla Croda del Becco (mt. 2810), bellissima vetta che domina il sottostante lago di Braies con la sua impressionante parete Nord. I tale eventualità la salita finale al rif. Lavarella diventa certo parecchio faticosa

3a tappa
Rif. LAVARELLA (mt. 2042) – Rif. SCOTONI (mt. 1985)
Difficoltà **** E ore 4.30 dislivello +230 -287
Sempre in direzione Sud, dopo aver toccato il rif. Fanes e superato facilmente il passo di Limo (mt 2172) si scende alla malga di Fanes grande, In seguito con percorso ondulato prima e con una ripida discesa nell’ultimo tratto, si arriva alla Casa Alpina, da qui una ripida ma breve salita ci porta al rifugio Scotoni. Possibilità di variante finale sul percorso.

4a tappa
Rif. SCOTONI (mt. 1985) – Rif. LAGAZUOI (mt. 2752)

Le Tofane

Difficoltà ***** EE ore 2.30 dislivello +866 -99
Breve tappa quasi interamente da percorrere in costante salita, ripida subito all’inizio fino a raggiungere il piccolo lago di Lagazuoi , più regolare in seguito. Dal rifugio Lagazuoi è possibile visitare le lunghe trincee e gallerie sotterranee costruite durante la Prima Guerra Mondiale.

5a tappa
Rif. LAGAZUOI (mt. 2752) – Rif. GIUSSANI (mt. 2561)
Difficoltà **** EE ore 3.00 dislivello +331 -522
Anche qui tappa non troppo lunga ma con impegnativa salita finale al Rif. Giussani che ci permette di addentrarci nel mondo delle Tofane. Dal rifugio è possibile in circa 2 ore salire fino in cima alla Tofana di Rozes (mt. 3225). Anche se più bassa delle due altre Tofane è di gran lunga la cima più bella del massiccio. Nonostante l’imponenza della sua parete Sud Ovest, la Tofana di Rozes offre agli appassionati della montagna una via normale di salita non difficile che si svolge su sentiero o su ghiaie alternate da facilissimi passaggi di arrampicata.

6a tappa
Rif. GIUSSANI (mt. 2561) – Rif. Malga RA STUA (mt. 1668)
Difficoltà ***** EE ore 6.00 dislivello +150 -1043
E’ la tappa più lunga ma da percorrere quasi tutta in discesa. Dal rif. Giussani si scende nella bellissima e lunghissima val Travenanzes ove più volte occorre attraversarne il l’omonimo fiume (attenzione alle segnalazioni). All’inizio la discesa è molto ripida. Nei pressi del ponte Alto, è possibile ammirare le bellissime cascate di Fanes. Raggiunto quasi il fondovalle a quota 1400 circa si risale con qualche tratto anche di ripida salita fino ad raggiungere la malga Ra Stua.

7a tappa
Rif. Malga RA STUA (mt. 1668) – Rif. SENNES (mt. 2122)
Difficoltà ***** E /EE ore 3.00 dislivello +584 -130
Tappa a libera interpretazione. Dalla malga RA STUA in circa 2 ore si può arrivare tranquillamente al rif. Sennes. In alternativa si può, salendo con ripido sentiero, raggiungere i laghi di Remeda Rossa (molto piccolo) ed il bel lago di Fosses. Da qui in poco meno di un ora si raggiunge quasi in piano il rifugio Sennes.

8° tappa
Rif. SENNES (mt.2122) – lago di BRAIES (mt.1494)
Difficoltà *** E ore 3.00 dislivello +220 -848
Ultima tappa, dal rifugio Sennes si sale verso nord/ovest fino a superare la forcella di Riciogogn a quota 2331; da qui inizia la picchiata che, percorrendo un bellissimo vallone all’inizio e la val Foresta in seguito, ci riporta sulle bellissime sponde del lago di Braies.

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