Sistema nervoso – depressione

Propongo al lettore altri DUE recentissimi studi che ribadiscono il ruolo fondamentale svolto dall’intestino nella promozione della salute. In particolare viene portata alla luce la stretta relazione fra lo stato del nostro intestino e della sua flora batterica con problematiche quali ansia, depressione e comportamenti aggressivi. Ricordiamoci che la serotonina, neurotrasmettitore coinvolto in molti processi fra i quali la regolazione dell’umore, viene prodotta al 95% dal nostro apparato gastro-enterico.

1) I PROBIOTICI PER TRATTARE ANSIA E DEPRESSIONE.

Roma, 01 settembre 2011.
– I ricercatori dell’University College di Cork (Irlanda) su Pnas, Proceedings of the National Academy of Sciences, dimostrano che non solo i disturbi dell’intestino sono correlati ai problemi psichiatrici associati allo stress, ma che anche i batteri presenti nell’apparato digerente hanno un effetto diretto sul cervello. Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno somministrato a dei topi un brodo contenente Lactobacillus rhamnosus JB-1, un batterio presente naturalmente nell’intestino umano, dimostrando che gli animaletti cibati in questo modo mostravano meno segni di stress, ansia e depressione.
I topi che avevano assunto JB-1, infatti, lasciati liberi in un labirinto, esprimevano livelli inferiori di corticosterone – ormone dello stress – rispetto a quelli cui non era stato somministrato.

Queste scoperte potrebbero aprire la strada a nuove terapie che, pur bersagliando l’intestino, abbiano come obiettivo finale il benessere del sistema nervoso. L’effetto, spiegano i ricercatori, è risultato dipendente dall’attività del nervo vago.

È inutile però, avvertono i ricercatori, correre al supermercato a comprare yogurt contro l’ansia: non tutti i probiotici, infatti, hanno lo stesso effetto anti-depressivo.

Fonte:
http://www.sanitanews.it/articolo.php?id=9884

Approfondimento

2) LIVELLI BASSI DI SEROTONINA SONO ASSOCIABILI AI COMPORTAMENTI AGGRESSIVI.

Roma, 16 settembre 2011

Chi si mostra particolarmente aggressivo ha livelli troppo bassi di serotonina.

Lo ha dimostrato uno studio dell’Università di Cambridge (Regno Unito), pubblicato dalla rivista Biological Psychiatry, in cui dei volontari sani sono stati sottoposti a risonanza magnetica dopo aver limitato la produzione di serotonina nel loro cervello. I ricercatori hanno così rilevato che in questa situazione la comunicazione fra le aree cerebrali che controllano la rabbia viene limitata, e che l’effetto e’ maggiore negli individui caratterizzati da un carattere più aggressivo.

Luca Passamonti, coautore della ricerca, ha spiegato che la conoscenza di questo meccanismo potrebbe essere utile nel trattamento dei disturbi psichiatrici caratterizzati da comportamenti violenti.
Fonti:
http://www.sanitanews.it/articolo.php?id=9913

http://www.biologicalpsychiatryjournal.com/article/S0006-3223(11)00780-3/abstract

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