MA PERCHÉ NON BASTA IL CIBO?

É questa forse la domanda che più di altre mi vengono poste quando mi esprimo in tema di

Linus Pauling

micronutrizione e di integratori alimentari.
Domanda del tutto naturale che sorge spontanea in quanto assumere tutti i principi nutrizionali attraverso gli alimenti dovrebbe essere un fatto del tutto …… naturale.
La mia “risposta rapida” è che effettivamente così dovrebbe essere, se però vivessimo in condizioni naturali!!!

Ora vediamo un poco di articolare la risposta e lo farò cercando soprattutto di carpire e sottolineare i lati deboli che normalmente accompagnano l’interlocutore che mi pone il quesito.
Quando si discute di micronutrizione si fa riferimento in particolare agli integratori alimentari che, come sappiamo, sono di fatto costituiti da micronutrienti essenziali per il nostro organismo.
Viene considerato essenziale un micronutriente che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare (autoprodursi) e quindi deve necessariamente essere assunto attraverso il cibo.

A volte noto molti pregiudizi di fondo rispetto al concetto di integratore dovuti in gran parte alle imprecise ed a volte faziose informazioni che circolano sui mezzi di informazione. 
Oltre che inutili spesso vengono dipinti come dannosi per la nostra salute ma a sostegno di tale ipotesi vengono portate argomentazioni deboli se non false.

Può succedere quindi che molte persone, non per loro colpa, siano vittime della disinformazione ed abbiano quindi,  un’idea ben lontana dalla realtà, o comunque distante da un modello di integrazione nutrizionale qualitativa di cui spesso abbiamo trattato in questo sito e che ho cercato di sostenere attraverso diversi e numerosi studi.
La prima mossa quindi è quella di sgombrare il campo da preconcetti ed informazioni distorte, a volte ad arte, sulla materia degli integratori.

Un altro pregiudizio di fondo riguarda il rapporto tra integrazione e alimentazione; a volte si vuole far passare il messaggio che con l’integrazione si voglia sopperire o peggio ancora giustificare i nostri errori alimentari, o che l’integrazione vada a sostituirsi almeno in parte ad una sana alimentazione.
Niente di più falso; integrazione e sana alimentazione devono marciare in sinergia e di pari passo per portarci verso la salute e pertanto la classica frase che mi sento ripetere “sono per una sana alimentazione e (come se fosse una logica conseguenza) contrario agli integratori alimentari” non ha alcun senso.

Dobbiamo quindi cercare di ben comprendere i principi e le finalità della micronutrizione, solo in questo modo avremo la possibilità di valutare i vantaggi che può darci una sana, intelligente e qualitativa integrazione.

Sono principalmente due le motivazioni di fondo che suggeriscono l’assunzione supplementare di micronutrienti, vale a dire:
1) la povertà di nutrienti essenziali presente a volte nei cibi che mangiamo e qui non mi sto a dilungare sui molti motivi già analizzati che portano a questo fenomeno (metodi di produzione dei cibi, raffinazione, conservazione, cottura ecc…).
2) l’eccesso di sostanze tossiche ed inquinanti sparse nell’ambiente in cui viviamo che indubbiamente necessitano di maggiori quantità di micronutrienti, in particolari antiossidanti, per essere in qualche modo neutralizzate.

Ma oltre a queste considerazioni vi sono da citare i numerosi studi e la vasta letteratura che depongono ormai da tempo a favore di una qualitativa e razionale integrazione principalmente nella prevenzione ma anche a sostegno nella cura di numerose malattie. In particolare alla base di questi studi la considerazione che il livello minimo (la RDA giornaliera) di micronutrienti utili per scongiurare patologie dovute a singole determinate carenze sono ben lontane da un livello invece ottimale di tali micronutrienti necessari per gestire al meglio la nostra salute. 

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