In un periodo in cui spesso si assiste alla demonizzazione dei grassi appare singolare evidenziare la necessità per il nostro organismo di avere un buon introito di tali nutrienti.
Alcuni di essi sono classificati come ESSENZIALI in quanto il nostro organismo non è in grado di auto-produrseli e deve necessariamente assumerli con il cibo, mi riferisco soprattutto agli ormai conosciuti OMEGA 6 e OMEGA 3.
È noto il fatto che la nostra alimentazione sia decisamente sbilanciata verso gli OMEGA 6 con la relativa necessità di riequilibrarla a favore della classe di acidi grassi essenziali della serie OMEGA 3. Oggi, attraverso un semplice prelievo del sangue, è possibile conoscere le nostre condizioni metaboliche e avere quindi la possibilità di correggere eventuali dismetabolismi in relazione al rapporto tra i due acidi grassi essenziali menzionati. L’analisi prende il nome di OMEGA SCREENING (o rapporto omega 6 – omega 3) e ci fornisce il rapporto tra acido arachidonico (AA) e rispettivamente, acido eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA).
In caso di rilevato squilibrio, oltre a migliorare ove possibile la nostra alimentazione, è consigliabile ricorrere a opportuna integrazione.
Sempre in relazione a questi grassi essenziali a lato vi sono evidenziati tutta una serie di studi che ne delineano le proprietà ed al contrario i possibili effetti negativi determinati da una loro carenza.