La supremazia del “terreno”

LA SUPREMAZIA DEL “TERRENO” SUL MICROBO ….

Ci siamo già soffermati sull’importante e prettamente naturopatico concetto di “terreno”, ma ora vorrei approfondire ulteriormente l’argomento in quanto spesso ritorna in molti discorsi inerenti alla medicina naturale.
Più che altro mi preme stabilire un principio che va a sovvertire, anzi direi a ribaltare totalmente, quanto di solito si crede in tema di malattie con particolare riferimento alla loro origine.

Normalmente infatti si è indotti a pensare che le insidie per il nostro organismo e per la nostra salute arrivino unicamente dall’esterno. In parte questo è senz’altro vero, l’ambiente non sempre ci è amico e le sostanze ostili in grado di procurarci dei danni a vario titolo non si contano….dai classici inquinanti atmosferici ai tanto temuti virus, batteri e microorganismi patogeni.

Tutti siamo inevitabilmente sottoposti a tale bombardamento di sostanze e molecole potenzialmente dannose.
Sorprendentemente però non tutti reagiamo nello stesso modo e le conseguenze possono essere assai diverse tra individuo ed individuo, pur in presenza di una medesima molecola o microorganismo che “entra” nel nostro corpo.
Quale fattore dunque entra prepotentemente in gioco a determinare la reazione che avrà il nostro organismo?

Come sappiamo la risposta la troviamo nella celebre e già proposta frase di Louis Pasteur “il terreno è tutto, il microbo è nulla“, frase che viene fatta risalire alla tarda età del ricercatore francese, frutto della saggezza e dell’equilibrio che spesso vengono alla luce dopo anni di studi e di esperienze.

Bastano poche riflessioni per comprendere come in quella frase vi sia racchiusa una verità evidente che di fatto racchiude un concetto di vitale importanza nel campo delle medicine naturali.

Del resto se così non fosse oggi non saremmo nemmeno qui a parlarne, il “terreno” è certo più “forte” del microbo e ora vediamo perché. Cominciamo analizzando brevemente da vicino questi spauracchi, questi microbi. Allora diciamo che senza di loro non ci saremmo neppure noi, e questo, al di là delle varie considerazioni che ognuno potrà fare sull’argomento, la dice lunga…. vita lunga ai microbi dunque!!!

Poi occorre fare delle distinzioni, vi sono molti microrganismi cosiddetti “simbionti” che convivono in perfetto equilibrio con il nostro organismo e che esplicano diverse funzioni di fondamentale e vitale importanza…quindi tutt’altro che nemici.
Alcuni di questi “simbionti” possono trasformarsi anche in patogeni quando trovano le condizioni adatte per farlo.
Prendiamo come esempio uno di questi microorganismi, la candida, che come sappiamo è un nostro “ospite fisso” con funzioni benefiche ma che in talune circostanze può aumentare numericamente, diventare aggressivo e creare problemi alla nostra salute.
La domanda che dobbiamo porci è come mai un microorganismo presente naturalmente in ogni organismo diventi improvvisamente per talune persone virulento fino al punto tale da creare patologie.

Cosa si è modificato? Perché in un organismo la candida si moltiplica a dismisura ed in un altro no???…..saranno state ovviamente le condizioni ambientali e quindi il nostro “terreno” a consentire tale proliferazione.
E l’esempio fatto per la candida vale per ogni organismo simbionte che improvvisamente si trasforma in patogeno.
In tale condizione il primato del nostro terreno mi sembra indiscutibile, soprattutto se si ha una visione “causalista” e quindi in linea con i principi delle medicine naturali..

Poi vi è il capitolo dei patogeni, vale a dire dei microorganismi che non popolano abitualmente il nostro organismo e quindi potenzialmente pericolosi. Ma anche qui, se noi siamo sopravvissuti fino ad oggi significa che la supremazia del “terreno” sul microbo è altrettanto palese,….non di tutti i “terreni” chiaramente.
Parlo quindi di un buon terreno che andrà continuamente “coltivato” e rafforzato applicando i principi delle medicine naturali. Il “patogeno” può certo fare molte vittime ma non è mai stato in grado di vincere tutti i terreni, almeno finora…

É evidente che, al contrario, un terreno debole sarà facile preda di germi patogeni, ma anche qui non bisogna confondere cause ed effetti. Insomma, non ci resta che ribadire il principio fondamentale… il “terreno è tutto”.

Estremizzando clamorosamente il discorso potremmo affermare che solo quando apparirà un microorganismo in grado di sterminare tutto il genere umano, solo allora si potrà affermare la supremazia del germe sul terreno…fino ad allora Pasteur, l’ultimo Pasteur, avrà avuto ragione…

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