Domande sulla Naturopatia

DOMANDE sulla NATUROPATIA

Riporto di seguito una e-mail che ho ricevuto da un lettore che mi pone alcune domande sui temi della salute e della malattia nell’ottica dei principi che guidano la medicina naturale. 

(domanda) Gentile sig. Verga, da tempo sono interessato al significato metafisico della malattia e alle correlate terapie, ho letto vari libri e parlato con vari medici alternativi, ma comunque mi permangono dei quesiti che vorrei girarle nella speranza di una sua risposta. Io sono convinto che la malattia è un segnale di qualche blocco o conflitto,e che il bravo terapista deve socraticamente, con le varie terapie, portare a galla tali problemi (molto spesso inconsci)…Condivide?

(risposta) Buongiorno signor P.  No, in linea di massima non condivido questa sua visione “restrittiva” del fenomeno malattia…certamente i nostri conflitti interni in talune situazioni possono giocare un ruolo anche importante ma normalmente la genesi della malattia è da ricercare su più fattori…

D. Premetto che condivido questo approccio alternativo, ma le chiedo: se una persona sanissima (dal punto di vista dell’energia vitale, con un ottimo funzionamento dell’espulsione delle tossine) viene esposta al gelo o a radiazioni nocive,o se assume alimenti tossici e modificati geneticamente, non si ammalerà mai?
R. Se non rispettiamo le esigenze fondamentali del nostro organismo non c’è energia vitale che tenga. La nostra energia vitale deve essere stimolata e non depressa, in accordo con le esigenze naturali del nostro organismo. I trattamenti che lei cita vanno nella direzione opposta e contraria e per tale motivo la persona si ammalerà.

D. Condivido anche l’ottica, secondo cui la malattia altro non è che la Natura stessa che interviene di prepotenza, per liberare il carico tossico dal corpo, e segnalarci che siamo usciti dai binari di una vita sana e naturale.”;però la domanda che mi pongo e che le giro è questa: come mai molte malattie portano alla morte e non alla guarigione del corpo stesso?                                                                                                      

R. La malattia è certo un segnale di squilibrio funzionale dell’organismo e la sua manifestazione, il sintomo, spesso è un sistema che la natura usa per cercare di compensare tale squilibrio, a volte ci riesce da sola, a volte no. Nel secondo caso se non andiamo a rimuovere tutte le cause che hanno generato la patologia quest’ultima non potrà che fatalmente aggravarsi.

D. Viene detto:“Le emozioni negative, come paura, collera, rabbia, preoccupazione, ansietà, ecc. sprecano energia nervosa, producendo debolezza. Ecco la causa remota della malattia. Questa debolezza si trasforma in tossiemia, e successivamente in malattia vera e propria.” Il mio problema qui è invece sapere come controllare le emozioni? Noi siamo vissuti dalle emozioni,dai pensieri,dagli istinti ecc. Quali sono le emozioni sane?E si possono generare(al di là dell’auto-ipnosi,che considero un mero palliativo dannoso e transitorio)?                                                     

R. Difficile e complesso trovare risposte a domande così complicate che coinvolgono il nostro io più profondo, ribadito che normalmente le emozioni negative non possono certo da sole causare sfracelli, per il resto sul come raggiungere un equilibrio interiore capace di dominare gli eventi, beh, qui ognuno deve trovare il suo, non ho ricette miracolose…

D. Infine le chiedo ma se una persona si rende consapevole dei suoi conflitti e blocchi attraverso la malattia, può sempre guarire? Crede nelle malattie Karmiche? Spesso faccio l’esempio di Tiziano Terzani, che nonostante sia  stato riconoscente della sua malattia, nonostante abbia raggiunto (secondo me) un grado di armonia consapevolezza notevoli,alla fine comunque è morto di cancro…
Speranzoso di una sua risposta la ringrazio e la saluto.
R. Penso di averle già risposto….quanto detto è chiaramente frutto della mia formazione di naturopata e della mia esperienza sul campo. Spero di aver risposto in modo esauriente alle sue domande. Mi ritenga a sua disposizione per eventuali altri chiarimenti.

D. La ringrazio…è stato molto gentile e chiaro a esporre il suo pensiero. Buona e sana vita. P.P.
R. Grazie a lei per gli interessanti spunti di riflessione, buona e sana vita anche a lei.

 

 

 

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