Civetta – Moiazza – Pelmo

CIVETTA/MOIAZZA/PELMO Presentazione

Gruppo Civetta/Moiazza
Il gruppo del monte Civetta è da considerare come un complesso di cime piuttosto che una singola montagna. Posizionato al centro delle Dolomiti forma una possente cresta nord-sud delimitata a ovest dalla valle del Cordevole, a nord dalla val Fiorentina e a est dalla
val Zoldana.
Si articola nei due sottogruppi della Civetta, il principale con la cima più alta che tocca la quota di 3220 mt, e della Moiazza (mt 2870).
Ma la Civetta è denominata soprattutto la “parete delle pareti”, un’enorme bastionata rocciosa alta più di mille metri e lunga circa sei chilometri che sovrasta il lago di Alleghe. Il fascino del gruppo non si limita alla sua conosciuta parete nord-ovest; verso sud due altissimi torrioni di roccia, le torri Venezia e Trieste, emergono quasi d’incanto tra verdi boschi di abeti.
Oltre che ad offrire innumerevoli scalate ed arrampicate alpinistiche anche grazie a due famose vie ferrate (Tissi e Alleghesi), la presenza di diversi rifugi permette di ricavare numerosi itinerari escursionistici.
Da segnalare infine che tutto il gruppo della Civetta è attraversato da nord a sud dall’alta
via n. 1 delle Dolomiti.

Monte Pelmo
IL Pelmo con i suoi 3.168 metri è una delle cime più importanti e caratteristiche delle Dolomiti.
La sua vera particolarità è la forma che lo avvicina ad un gigantesco trono, tanto da essere considerato nella tradizione popolare del luogo il “caregon degli dei”, il trono degli dei.
Altra caratteristica è che si trova piuttosto isolato dalle cime circostanti da apparire veramente imponente dalla valle di Zoldo dove viene chiamato il “gigante zoldano”.
Si tratta di un monte di dimensioni enormi e di grande maestosità sostenuto da imponenti pareti e pilastri che non sembra a prima vista offrire allo scalatore alcun “punto debole”.
Solo dopo una più accurata osservazione si scorge sul lato sud-orientale, al di sopra delle verticali pareti rocciose, un ripido circo detritico che rappresenta la più facile via di ascesa.
Il 19 Settembre 1857 l’alpinista inglese John Ball, insieme ad un cacciatore di camosci, si mise in marcia dalla valle di Cadore verso il monte Pelmo. Attraverso una lunga cengia rocciosa, che oggi prende il suo nome, superarono la grande parete sud-orientale e giunti al circo detritico salirono fino alla cima.
La via percorsa da questo pioniere rappresenta ancor oggi la via “normale” di ascesa.
Il problema principale si presenta proprio sulla “cengia di Ball” che, seppur di semplice percorrenza, è costantemente esposta e per superare i pochi tratti in cui è interrotta è necessario affrontare qualche passo di semplice arrampicata (difficoltà 1°grado+).

Trekking

1a tappa
Valle del Cordevole – Capanna Trieste – Rif. Vazzoler
Difficoltà ** T/E — ore 1.45 — dislivello +633 -54
Inizia da Sud l’avvicinamento al gruppo della Civetta, salita che si svolge dapprima su ampia carrareccia e in seguito su facile sentiero.

2a tappa
Rif. Vazzoler – Rif. Sonino al Coldai
Difficoltà **** E ore 4.30 dislivello +736 -315
Si percorre sul suo versante nord-occidentale il massiccio della Civetta. Su buoni sentieri si superano diversi colli e forcelle. A circa metà del percorso con breve deviazione si sale al Rif.. Tissi, in seguito si percorre la Val Civetta ai piedi dell’altissima parete nord-ovest del gruppo.

3a tappa
Rif. Sonino la Coldai – Rif. Venezia -Alba Maria de Luca-
Difficoltà ***** EE ore 5 dislivello +760 -949
Tappa di collegamento tra il gruppo della Civetta e il monte Pelmo. Si suddivide in due parti; La discesa senza difficoltà fino al passo di Staulanza (carrozzabile) e la faticosa risalita per superare l’ostica forcella di Val d’Arcia (breve e facile tratto attrezzato) con successiva discesa fino al rifugio.
Diverse malghe e punti di ristoro lungo il percorso.

4a tappa
Rif. Venezia – Monte Pelmo – Rif. Venezia
Difficoltà ***** EE+ ore 7 dislivello +1.222 -1.222
Ascensione al Monte Pelmo da effettuarsi solo con certezza di tempo stabile. Attenzione: l’attraversamento della Cengia di Ball presenta tratti molto esposti e necessitano di passo sicuro ed assoluta assenza di vertigini (rivolgersi eventualmente ad una guida). In alternativa alla salita alla vetta possibilità di percorrere un anello circolare intorno al rif. Venezia toccando il bellissimo Borgo di Zoppè di Cadore (difficoltà T ore 3/4 circa)

5a tappa
Rif. Venezia – Pecol
Difficoltà *** E ore 4 circa. dislivello +201 -606
Si scende fino alla corrozzabile del fondovalle percorrendo l’alta via n.1. In caso di difficoltà di pernottamento nei piccoli rifugi o alberghetti della (Palafavera,Pelmo,Pecol e Pian del Crep) si renderà necessario un allungamento della tappa (circa ore 1.30) per risalire nuovamente al rifugio Sonino al Coldai.

6a tappa
Pecol – Rif. S. Sebastiano al passo Duran
Difficoltà *** E ore 4.00 circa dislivello +789 -480
Lunga tappa che percorre verso sud lungo la valle di Zoldo il versante orientale del gruppo della Civetta per approdare al sottogruppo della Moiazza. Diversi saliscendi con un ultimo tratto in salita che porta al Passo Duran e al rifugio.

7a tappa
Rif. San Sebastiano – Capanna Trieste
Difficoltà *** E ore 4.00 dislivello +350 -848
Traversata su buoni sentieri lungo il versante sud della Moiazza e impegnativa discesa finale alla capanna Trieste.

Cartografia: TABACCO n. 015 -Marmolada-Pelmo-Civetta-Moiazza
KOMPASS n. 55 -Cortina d’Ampezzo

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